Gli 'ultimi' teramani al centro del programma del Movimento 5 Stelle

TERAMO – Un programma costruito sugli ultimi, sui disabili e i bambini. Sono le priorità che Fabio Berardini, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle ha indicato tracciando le linee programmatiche della sua proposta politica alla vigilia della presentazione dei candidati che avverrà il 25 aprile alle 18 in piazza Martiri della Libertà alla presenza del deputato Alessandro Di Battista. “E’ una vergogna – spiga uno degli attivisti, Claudio Della Figliola, che su una popolazione di 55mila abitanti circa 16mila siano i teramani in condizioni di povertà. Il nostro grande impegno è quello di restituire a quelle persone una città normale attraverso la costituzione di un fondo di sostegno, mense scolastiche e trasporto gratuito per le fasce deboli”. Nel mirino degli attivisti finisce la politica della Giunta Brucchi accusata di ‘totale mancanza di trasparenza’. “Ogni qualvolta viene convocata una commissione – spiega Berardini – manca l’indicazione sul sito del Comune e ad alcuni nostri attivisti è stato impedito di registrare il contenuto dei dibattiti”. Gli attivisti M5S parlano del municipio come di una ‘casa di vetro’ dove tutti gli incontri di Giunta saranno pubblicati in streaming così come anche le prove orali dei concorsi pubblici. Nessun progetto preconfezionato, spiegano gli attivisti, che puntualizzano come ogni progetto verrà condiviso con i cittadini attraverso l’indizione di referendum senza quorum. Intanto però delle proposte a “cemento zero” sono già state avanzante nel programma M5S. La prima è quella della riqualificazione del vecchio comunale che nella visione dei 5 stelle deve rimanere nella sua funzione di campo sportivo con un museo della memoria e una piazza ospitati al posto della casa dello sport e della curva ovest. Spazi a disposizione anche per la cultura sono stati individuati dagli attivisti nei vecchi capannoni dietro Madonna delle Grazie che andrebbero riqualificati a favore delle associazioni sportive e al cui interno dovrebbero nascere anche gli uffici dell’assessorato alla Cultura. Contrario si dichiara infine il candidato sindaco Berardini all’arretramento della stazione ferroviaria che invece deve rimanere al suo posto ma ospitare nell’area di risulta accanto il terminal dei bus. “In questo modo si realizzerebbe davvero una stazione di scambio e piazza San Francesco andrebbe pedonalizzata e utilizzata come porta d’accesso al lungo fiume e alle piste ciclabili”. Il centro storico andrebbe completamente pedonalizzato nella visione degli attivisti del movimento che ipotizzano una viabilità servita da bus navetta elettrici. A esporre il programma politico, oltre al candidato sindaco Fabio Berardini, c’erano anche alcuni attivisti candidati alle amministrative. Tra loro c’erano Paola Cardelli, Claudio Della Figliola, Luca Di Tommaso, Paolo Carnovale, e Giovanni Lattanzi (per il consiglio comunale) e Simone Mazzoni e Silvia Antelli (per il consiglio regionale)